Cosa mangiare con la cistite
Che cos'è e cosa mangiare con la cistite

Abita Srl

La cistite è una infiammazione delle vie urinarie, la causa spesso è determinata dai batteri presenti nel nostro intestino, che invadono la vescica e l’uretra (il canale che percorre l’urina fino all’esterno). Questo tipo di infiammazione colpisce prevalentemente le donne, anche se è una infezione comunissima. La cistite genera fastidio e bruciori ed altre tipologie di inconvenienti, in genere il problema si risolve in pochi giorni. La cistite spesso anche dopo una cura antibiotica si ripresenta nuovamente, ci sono persone che soffrono di cistite ricorrente e non riescono a debellarla.

Le cause più comuni della cistite:


Le cause principali del disturbo, come abbiamo detto, sono la presenza di agenti patogeni nella vescica, per il fatto che l’uretra è più vicina all’ano rispetto agli uomini, e l’uso di contraccettivi che possono modificare l’equilibrio dell’ecosistema vaginale, all’avvento della menopausa stessa che modifica tale equilibrio. La gravidanza porta modificazioni anatomiche che possono facilitare l’insorgenza di tali infiammazioni.

Quali sono i sintomi più frequenti?


I sintomi più frequenti sono un aumento dello stimolo ad urinare, la minzione può richiedere uno sforzo con una riduzione del flusso, con i muscoli pelvici contratti. Può insorgere del dolore o del bruciore nel momento dell’uscita dell’urina con possibilità di presenza di sangue nelle urine stesse. Spasmi dolorosi con bisogno immediato di urinare.
Il disturbo si può presentare anche in forma asintomatica, se persiste può causare, soprattutto tra gli anziani e i bambini complicanze di varia natura. L’esame delle urine (urinocoltura) determina il batterio che genera il disturbo eliminabile con una cura antibiotica.

Alimentazione e cistite:
Nell’alimentazione lo scopo principale è quello di aiutare lo svuotamento della vescica per ridurre il ristagno delle urine, che concentrandosi irritano la vescica e diventano habitat per i batteri patogeni.


Aiutare l’intestino nel transito intestinale; migliorando tale funzione si riduce la possibilità che batteri patogeni entrino a contatto con le vie urinarie.
Quindi è necessario bere acqua, ridurre l’assunzione di zuccheri ( i germi si nutrono di zuccheri) e di grassi saturi ( soprattutto di origine animale) che irritano la vescica. Aumentare il consumo di fibre ( frutta, verdura) che aiutano l’intestino nel passaggio degli alimenti migliorando la motilità intestinale.

La cottura dei cibi dovrà essere leggera senza aggiunta di grassi, quindi cottura a vapore, oppure utilizzare il microonde quando è possibile, evitare le fritture. Evitare pasti e cene abbondanti, ma soprattutto mangiare seguendo i dettami della dieta mediterranea, quindi cereali integrali, pesce, latticini freschi o stagionati con basso contenuto di grassi , verdura (sempre presente durante il pasto), frutta ( anche durante l’arco della giornata) e bere acqua circa due litri al giorno.

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