Lo smartworking si sta largamente diffondendo e, con esso, anche tutta una serie di nuove abitudini lavorative, compreso quelle cattive.
Una di queste cattive abitudini riguarda la postura che viene assunta da chi passa lungo tempo davanti al computer, specialmente nell’ambiente rilassato della propria abitazione.
Una cattiva postura comporta una serie di fastidi e problemi, fra i quali rigidità muscolari, dolori – lombalgia, dolore cervicale, cefalea –vertigini, disturbi della vista, respirazione meno profonda e rallentamento della digestione.
Ma non solo: mantenere una postura scorretta influisce negativamente sulla concentrazione e favorisce la stanchezza.
Ecco come gli smartworkers possono mantenere la giusta postura in modo da rendere il lavoro meno pesante e più produttivo e per evitare spiacevoli conseguenze fisiche.
• Lo schermo del pc deve trovarsi all’altezza degli occhi
• La distanza giusta tra il monitor del pc e la persona è di circa 70 centimetri
• Lo schermo deve essere perfettamente centrato davanti a sé, sopra la tastiera
• Le cosce devono essere ben appoggiate sulla seduta
• Le ginocchia devono essere a piegate a 90°
• La colonna vertebrale deve poggiare in modo adeguato allo schienale della seduta
• Le braccia devono stare lungo i fianchi
• Le spalle e il collo devono rimanere rilassati
Ma non si deve tenere conto solamente della posizione in cui si lavora: bisogna anche mantenere i giusti ritmi lavorativi per evitare inutili sovraccarichi, mentali e fisici. Quindi bisogna alternare le ore di lavoro con pause che permettano di sgranchire le gambe e rilassare la tensione muscolare – è consigliabile fare due passi e qualche allungamento.
Anche gli occhi devono riposare periodicamente – se si affatica la vista si tende a sporgersi in avanti verso lo schermo del computer.
Quindi, almeno ogni mezz’ora bisognerebbe distogliere lo sguardo dal monitor e guardare in lontananza. Ottimi per prevenire l’affaticamento della vista gli occhiali con le lenti che filtrano le luci blu.